Ballarò, Antonello Venditti contro Matteo Salvini: "Nun t'allargà"

Per l'ennesima volta Ballarò, il talk show in onda tutti i martedì su Rai 3, ha visto accendersi gli animi di due ospiti. Nella puntata andata in onda ieri sera, a scontrarsi sono stati Matteo Salvini, chiamato a commentare l'ottimo risultato della Lega Nord alle elezioni regionali di domenica, e Antonello Venditti.

Nel corso dell'intervento in collegamento con lo studio, l'europarlamentare leghista ha tirato in ballo l'autore di Notte prima degli esami e Amici mai, accusandolo di non essere vicino ai veri problemi della gente. “Io sentivo Venditti - ha dichiarato Savlini - che adoro come cantautore. Ecco, lui si dice di sinistra, ma non ha parlato di lavoro”. Oltre a scatenare l'applauso in sala, l'esternazione del politico ha evidentemente infastidito l'artista capitolino, che ha tentato invano di riprendere la parola per qualche secondo.

“Sta bono, sta bono: nun t'allargà, devi stare buono”, ha sbottato Venditti. “Ma scusa, io faccio il politico come te? Io vado a lavorare: ho la mia arte. Tu che fai? Dove li prendi i soldi per vivere?”. Dopo alcuni imbarazzanti secondi di silenzio, in parte dovuti al ritardo audio del collegamento, Salvini ha risposto: “Dagli elettori, dai cittadini che mi chiedono di risolvere i loro problemi”.

“Siamo noi che ti diamo i soldi per resistere”, ha quindi incalzato Venditti, che poi, notando la scritta sulla t-shirt del leader leghista, non ha resistito alla tentazione di attaccare lo slogan usato dall'europarlamentare per invocare la chiusura dei campi rom: “Ruspe in azione su cosa? Ma sei matto?”.

Tanta si è agitato Venditti che Massimo Giannini, il giornalista al timone di Ballarò dal 2014, è stato costretto a dare una pacca sulla spalla del cantante, nel frattempo alzatosi per sottolineare la propria indignazione. Venditti ha poi aggiunto che non aveva alcuna intenzione di parlare con Salvini, ma di non aver potuto tacere dopo essere stato tirato in ballo. “Ma poi ruspe in azione su cosa?”, ha infine ribadito Venditti. “Su esseri umani? Su edifici?”.