Festival di Berlino, vince Gianfranco Rosi con Fuocoammare: “Date il Nobel a Lampedusa”

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(Festival di Berlino 2016, Gianfranco Rosi con in mano l’Orso d’Oro. Foto: Clemens Bilan/Getty Images)

La 66esima edizione del Festival di Berlino è stata vinta dal regista italiano Gianfranco Rosi con Fuocoammare, un documentario interamente girato a Lampedusa nel corso di un anno e mezzo di riprese.

Il film racconta la vita sull’isola siciliana nel corso di una delle crisi umanitarie più gravi degli ultimi dieci anni, culminata nell’estate del 2015 con l’esodo di centinaia di migliaia di rifugiati provenienti da Africa e Medio Oriente - in particolare, dalla Siria, paese martoriato da una guerra civile che va avanti da oltre un lustro - costretti a sfidare il mare nella speranza di raggiungere le coste europee.

Il mio pensiero va a tutti coloro che non sono mai arrivati a Lampedusa nel loro viaggio di speranza, e alla gente di Lampedusa che da venti trenta anni apre il suo cuore a chi arriva”, ha dichiarato Rosi dopo aver ricevuto l’Orso d’Oro dalle mani di Meryl Streep.

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(Fuocoammare, un momento del film)

Con un breve articolo pubblicato oggi su La Repubblica, Rosi ha invitato il comitato che assegna annualmente il Nobel per la Pace a conferirlo agli abitanti di Lampedusa e Lesbo, la piccola isola greca che in un solo anno ha accolto oltre mezzo milione di rifugiati.

I lampedusani in questi vent'anni hanno accolto persone che sono arrivate, migranti, senza mai fermarsi”, ha scritto Rosi. “Ho vissuto lì un anno e non ho mai sentito da nessuno parole di astio e paura nei confronti degli sbarchi. […] Negli ultimi tempi sono arrivate migliaia di persone e non ho sentito nessuno a Palermo o Catania parlare di barriere. Quelle barriere fisiche e mentali che alcuni stati d'Europa innalzano, vergognosamente, oggi. L'accoglienza è la prima cosa che ho imparato dai lampedusani”.