Il Papa non vede la televisione da 25 anni: ecco cosa si è perso

In una recente intervista rilasciata ad un quotidiano argentino, Papa Francesco ha dichiarato di non guardare la televisione da 25 anni. “È una promessa che ho fatto alla Vergine del Carmelo la notte del 15 luglio 1990”. ha spiegato il Santo Padre. “Mi sono detto che non è per me”. Nel frattempo, però, il piccolo schermo ha continuato a macinare grandi momenti di spettacolo, più o meno meritevoli di una benedizione papale. Come diceva il vecchio Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea: cosa si è perso Papa Francesco in questi cinque lustri di astinenza televisiva? Armati di molta ironia, abbiamo tentato di dare una risposta a questa domanda compilando una nostra Top 5.

1. Il Karaoke

Nel 1992 Jorge Mario Bergoglio venne nominato cardinale di Buenos Aires da Giovanni Paolo II. Nonostante fosse di stanza in Argentina, il suo ruolo gli imponeva di visitare la Santa Sede almeno una volta all'anno. Avesse acceso la televisione in una di quelle occasioni, il cardinale Bergoglio avrebbe visto un ragazzo dal codino importante che si guadagnava da vivere facendo esibire aspiranti cantanti a cui Madre Natura…ehm…il Buon Dio non sempre aveva donato corde vocali degne di questo nome. Santo Fiorello, è proprio il caso di dirlo.

2. La prima edizione del Grande Fratello

Il 2000 è stato l'anno del Grande Fratello. L'attenzione del pubblico italiano venne letteralmente rapita dai concorrenti rinchiusi nella Casa. L'incarico di condurre il primo reality show mai trasmesso nel Belpaese fu affidato a Daria Bignardi, ma i veri fenomeni dietro gli ascolti record di quell'annata furono gli inquilini: Pietro Taricone, in primis, ma anche Cristina Pievani - la vincitrice finale -, Salvo Veneziano e Rocco Casalino. Per una breve stagione, il Grande Fratello si trasformò in un fenomeno di costume, dando vita a modi di dire - “sei stato nominato” - e neologisimi - “gieffini” - tuttora in uso. Il programma non fu esente da critiche, molte delle quali scatenate dal presunto amplesso andato in onda fra Taricone e la Pievani.

3. L'ultima puntata di Friends

Friends è senza dubbio la sit-com più importante degli ultimi 25 anni. L'ultima puntata, trasmessa negli Stati Uniti il 6 maggio 2004, fu vista da oltre 50 milioni di americani. La serie ruotava attorno ad un gruppo di 30enni newyorchesi alle prese con le gioie e i dolori di una vita nella Grande Mela. Forse il Cardinale Bergoglio non avrebbe apprezzato la facilità con cui i protagonisti cambiavano partner da un episodio all'altro. Ma siamo certi che anche lui non sarebbe riuscito a trattenere le risate di fronte alle battute di Chandler e l'ingenuità di Joey.

4. Lost

Come Friends, anche Lost tenne incollati alla televisione gli occhi milioni di telespettatori. La premessa della serie era semplice, ma accattivante: un gruppo di superstiti ad un disastro aereo si ritrova in un'isola deserta e misteriosa senza alcuna possibilità di contatto con il mondo esterno. Non tutte le sei stagioni dello show furono ai livelli qualitativi della prima, ma Lost ha ancora un posto speciale nel cuore degli appassionati di “drama” americani. E quando gli si chiede: “Ma cosa diavolo c'azzeccava un orso polare in un'isola tropicale?”. La loro risposta è semplice: “Mistero della Fede”. Di Lost, si intende.

5. I talent show

Conclusasi l'era dei reality show, gli anni ‘10 sono tutti all'insegna dei talent show, siano essi di ambientazione culinaria - Masterchef - o artistica - The Voice e X Factor. Siamo certi che, in un modo o nell'altro, Papa Francesco avrà sentito parlare di Suor Cristina, la religiosa uscita vincitrice dalla seconda edizione di The Voice. Lungi da noi il mettere in dubbio la parola del Santo Padre, ma possibile che Sua Santità non sia stato tentato dal prendere il telecomando e accendere la televisione per sostenere la portentosa suorina siciliana? Immaginate lo sgomento nello scoprire che suor Cristina faceva parte della squadra di J-Ax: “Ma perché questo signore chiama tutti zio e indossa sempre un cappello?”.

Bonus: Brian Molko che distrugge la sua chitarra a Sanremo nel 2001

Sanremo è un pezzo importante della storia della televisione italiana. E in questa storia, uno dei momenti più bizzarri e rock'n'roll è stata la sfuriata andata in scena sul palco del Teatro Ariston nel 2001. Forse infastidito dalla richiesta di suonare in playback - o semplicemente “alterato” - , Brian Molko dei Placebo distrusse la chitarra in diretta televisiva, per poi rivolgersi al pubblico in sala con pesanti epiteti. In un altro universo, chissà, magari il Santo Padre nel vedere quello scempio avrebbe esclamato: “Povera Stratocaster, non si meritava quella fine!”.